Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali
Il Consiglio Europeo ha approvato la direttiva sui rider e i lavoratori delle piattaforme digitali (la “Direttiva”). L’obiettivo della Direttiva è quello di migliorare le condizioni di lavoro e la protezione dei dati personali nel lavoro mediante piattaforme digitali. Tale scopo viene perseguito tramite l’introduzione di misure volte a facilitare la corretta qualificazione delle persone che svolgono un lavoro mediante piattaforme digitali, nonché promuovendo la trasparenza, la supervisione umana e la responsabilità nella gestione algoritmica del lavoro mediante piattaforme digitali.
Ecco i punti chiave della direttiva:
Presunzione Semplice di Subordinazione
la Direttiva introduce una presunzione semplice di subordinazione a favore dei lavoratori nel caso in cui si riscontri un potere di controllo e direzione; l’onere della prova spetterà dunque alla piattaforma, che dovrà dimostrare l’inesistenza di un rapporto di lavoro subordinato.
Trasparenza Nell’uso Degli Algoritmi
la Direttiva impone alle piattaforme digitali l’obbligo di informare i lavoratori, i loro rappresentanti e le autorità nazionali competenti circa l’uso o l’introduzione di tali sistemi, le categorie di dati trattati, gli obiettivi e le modalità operative degli stessi, e i meccanismi di verifica e contestazione.
Supervisione Umana
la Direttiva intima agli Stati membri di garantire che le piattaforme di lavoro digitali implementino un sistema di supervisione umana sulle decisioni assunte tramite algoritmi o sistemi decisionali automatizzati.
Diritto al Riesame
la Direttiva garantisce ai lavoratori il diritto di ricevere, senza ritardi ingiustificati, una spiegazione orale o scritta da parte della piattaforma circa qualsiasi decisione presa o supportata da un sistema decisionale automatizzato.
Protezione Dei Dati Personali
la Direttiva introduce altresì delle limitazioni al trattamento di alcune tipologie di dati personali mediante sistemi di monitoraggio o decisionali automatizzati, quali dati biometrici, dati relativi allo stato emotivo o a conversazioni private.
Misure di Sostegno per le Autorità
la Direttiva rimette agli Stati membri il compito di elaborare un quadro di misure di sostegno per garantire l’attuazione e il rispetto della presunzione legale tramite: (i) l’elaborazione di orientamenti e raccomandazioni pratiche utili a comprendere e attuare la presunzione legale, nonché a confutarla; (ii) linee guida e procedure per le autorità nazionali competenti per identificare e perseguire le piattaforme che non rispettano le norme occupazionali; (iii) controlli e ispezioni efficaci; e (iv) una formazione adeguata per il personale delle autorità nazionali affinché si dotino delle competenze tecniche richieste per svolgere i nuovi compiti.
Sanzioni
le autorità di controllo responsabili dell’applicazione del regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) sono anche incaricate di garantire il rispetto della direttiva in esame. In caso di accertata violazione delle summenzionate norme, possono essere inflitte sanzioni amministrative pecuniarie fino a 20.000.000 EUR, ovvero fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente, se superiore.
Gli Stati membri avranno due anni per integrare le disposizioni della direttiva nelle loro leggi nazionali. Secondo una stima della Commissione europea, questa direttiva migliorerà le condizioni di lavoro per oltre 30 milioni di persone che attualmente lavorano attraverso piattaforme digitali in tutta Europa.